Editore: Edizioni Other Souls
Autoconclusivo
Pagine: 290
Se siete millenials come la sottoscritta non vi sarà difficile trovare in questo volume le vibes di Mermaid Melody e di H20.
Se non sapete di cosa sto parlando è perché siete troppo giovani, o io troppo vecchia. Preferisco la prima opzione, però!
Fion ci accompagna con una prosa semplice e scorrevole sulle coste australiane, a Coral Bay, dove si mischiano magia, introspezione e romanticismo.
Miryea, una giovane studentesse e aspirante giornalista ambientale, che decide di fuggire da Sydney verso Coral Bay, un luogo intriso da leggende Maori legato ai ricordi d'infanzia dove il padre ancora vive e gestisce un ristorante. Il motivo del suo allontanamento dalla città risiede nell'essersi vista crollare addosso la vita costruita a Sydney come fosse un castello di sabbia. Il praticantato che stava eseguendo presso un'importante testata nazionale si è chiuso con il direttore - padre del suo ex - che le dice che non ha la stoffa per questo mestiere. Gli anni, gli sforzi, i successi che Miryea ha raggiunto sembrano granelli di sabbia che le scivolano fra le dita, come la sua relazione.
Quello di cui ha bisogno è staccare dalla frenesia della città e da sé stessa. Coral Bay è il luogo ideale dove possa ritrovare sé stessa e le redini della propria vita.
Arrivata però dovrà fare i conti con Dylan, fratello maggiore del suo migliore amico Will, figlio della nuova compagna del padre Gleda che altri non è che la direttrice del team di biologi che lavora nel parco marino tecnologicamente attrezzato. Dylan è uno dei biologi dell'equipe della madre: sexy, brillante e intelligente. I due saranno costretti a trascorrere numeroso tempo insieme, giacché Dylan viene assegnato a Miryea e Will come babysitter, come fossero ancora bambini. Miryea e Dylan faticano a trovare il modo di andare d'accordo, lei idealista e con la vocazione per l'ambiente vede in lui un oppressore dei mari e delle sue creature, specialmente sapendo che nel parco viene tenuto un esemplare di squalo balena. Non serve a nulla a Dylan spiegarle che verrà rilasciata dopo aver terminato la sua riabilitazione, forse perché Mireya non fatica a vedere la fredda ambizione di Gleda. Lo squalo potrebbe farle raggiungere risultati considerati impossibili.
La trama entra nel fantasy proprio durante questa vicinanza forzata, una gita in barca con amici di Dylan che si conclude con un naufragio e una permanenza su un'isola protetta. Nessuno accede a quest'isola senza l'ottenimento dei giusti permessi per preservane l'incontaminazione umana. Qui inizia il nostro viaggio nelle leggende della baia e qui la vita di Miryea orende una piaga inaspettata. Così come qui l'attrazione fra i due inizia a rendersi sempre più evidente e difficile da contrastare. A proposito delle leggende attorno alla figura della sirena (suvvia non è uno spoiler lo dice il titolo) avrei voluto un approfondimento maggiore, quando invece la nebbia di mistero rimane ben salda attorno alla creatura mitologica e alle misteriose perle che racchiudono più segreti di quanti previsti.
Mi è impossibile raccontarvi di più, perché da dopo il naufragio, qualsiasi mio commento sulla trama sarebbe un enormissimo spoiler e come ben sapete, in Casa Sterne, gli spoiler sono aboliti. Una lettura leggera decisamente consigliata a chi non ama i fantasy mattone e apprezza una storia romantica che per quanto possa risultare prevedibile, come quasi tutte le storie d'amore, è capace di intrattenerci.
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