
Editore: Triskell Edizioni
Vol. 3/6
Pagine 291
Praticamente una settimana dedicata a Tavia Lark che in questo terzo volume torna a dimostrarci la sua abilità nella gestione della trama romantica e di quella degli intrighi politici che non si oscurano mai a vicenda. Inutile che io ripeta (ma lo farò) che non vedo l'ora di leggere i volumi successivi della serie perché ho come l'esigenza di spostarmi a Draskora e che sicuramente, lo diciamo già a Gennaio, Tavia Lark è diventata una delle mie autrici istant read!
In questo volume seguiamo il maggiore dei principi, Audric, ufficiosamente l'erede al trono di Silaise e Corin, figlio illegittimo di Florian Marcel. Come nei volumi precedenti vedremo ancora gli altri personaggi, potendo continuare a conoscerli.
Audric deve sposarsi, eh si, serve che il futuro regnante sia sposato perché oramai sembrerebbe ufficiale che i problemi della regina Margot siano sempre più gravi ed è necessario mettere il regno al sicuro. Per far si che questo accada è auspicabile che Audric, oramai è ovvio che sarà lui ad ereditare il titolo materno, sposi il membro di un casato alleato, possibilmente ricco in modo che la stabilità nel regno si mantenga e le casse reali non diventino drammaticamente vuote. La scelta ricade sul rampollo di casa Marcel, poco importi che sia etero e che il loro sarà sempre e solo un matrimonio d'apparenza, Audric è il fratello ligio, serio e responsabile, no? Potrebbe forse invidiare i fratelli che hanno potuto scegliere chi amare(o meglio, imporlo alle loro madri)? Forse potrebbe accontentarsi di una serata in cui semplicemente lasciarsi andare, tanto, durante il matrimonio è certo che, segretamente, entrambi avranno le loro vite.
A pensare ad una serata in cui potersi svagare è il capo delle sue guardi che organizza una sottospecie di addio al celibato, nel senso che lo trascina in un bordello. In quello stesso bordello c'è andato anche Corin, non per una notte di follie, nemmeno Audric in verità, ma insomma. Corin è cresciuto in quel bordello, la madre infatti lavorava lì e prima di partire a seguito del fratello verso la capitale per il matrimonio ha bisogno di stare da solo, di salutare e le poche persone che ha da salutare, beh, sono lì. Corin è infatti il figlio illegittimo del capofamiglia dei Marcel, è stato "accolto" nella casa del padre solo dopo la morte della madre e a quel momento per lui, oltre al lutto, sono subentrati i problemi di salute. Figlio illegittimo, cagionevole e decisamente non ben accetto dalla moglie del padre per la quale non è altro se non il ricordo del tradimento del marito.
I due si incontrano, scontrandosi nel corridoio. Audric rimane decisamente impressionato da Corin, così esile. Corin inutile dirlo trova Audric decisamente affascinante e quando il capo delle guardie del principe, nonché suo migliore amico, invita il ragazzo a bere con loro, beh, una sera in cui vivere cosa sarà mai? Questo è il pensiero di entrambi quando si trovano a bere insieme e Audric invita gentilmente la sua scorta ad uscire. Quando si trovano da soli e sembrano incastrarsi perfettamente, Audric non si è mai trovato davanti qualcuno che lo capisse nel profondo, Corin non si è mai trovato davanti qualcuno che lo vedesse. Una notte, un'unica boccata di libertà prima di tornare alle proprie vite. E qui vorrei inserire un commento personale, come fossero insoliti, mamma mia Audric ma chi se lo aspettava che saresti stato così? Dei, lo speravo, ho sempre la speranza che quello controllato sia infine il più folle e si, il soft BDSM ragazzo mio ti si addice.
Ogni modo, dopo queta notte Audric si presenta in maniera ufficiale al castello del suo promesso sposo per sbrigare le faccende formali, la proposta, una cena e poi il viaggio verso il palazzo reale al fianco dell'uomo con cui passerà la propria vita. Ed è nel cortile che i due si rivedono, rimanendone entrambi sconvolti. Da qui la storia è un concatenarsi di eventi che porterà al pettine tutti i nodi della macro trama che si è iniziata a delineare nel primo volume con Julien e Whisper. Le intricate trame del tradimento che si snodano come filoni di minerali sotterranei. Audric e Corin cercano di mantenere le distanze, insomma, il principe ereditario sta pur sempre per sposare suo fratello, anche se lui non riesce a togliersi Audric dalla mente. Audric dal canto suo cerca di non concentrare l'attenzione su Corin e gli viene sempre più difficile non desiderare per sé un matrimonio veritiero che si fondi sul sentimento.
Perché è inutile girarci attorno, nessuno dei due vuole stare lontano dall'altro e Audric percorrerà qualsiasi sentiero che possa permettergli di stare con Corin e salvare il proprio regno. Non posso che ringraziare infinitamente Triskell Edizioni per la copia ARC e soprattutto per averci portato questa serie che è senza ombra di dubbio un must read, spero di vedere altre saghe di Tavia Lark nella nostra lingua!

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