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Recenqualcosa "Prince and Assassin" di Tavia Lark

Immagine del redattore: Naia SterneNaia Sterne

Editore: Triskell Edizioni

Vol. 1/6

Pagine 282


Primo volume di una saga High Fantasy M/M. Inizialmente pensavo che fosse una saga di autoconclusivi e anche se in parte possiamo vederla così, non lo sono. In ogni volume seguiamo una coppia diversa, seguendo le vicende dei principi, i tre fratelli figli delle regnanti di Soteria e tramite le loro storie saremo on grado di percorrere anche gli intrighi politici che vengono tessuti nel regno. In questo volume seguiamo il principe Julien, il figlio di mezzo e Whisper, l'assassino incaricato di ucciderlo. Se, come me, siete amanti dei fantasy e degli M/M, questo è un vero e proprio must-read. L'ho aperto e finito, come se il tempo non stesse scorrendo nel frattempo, tant'è che ho iniziato il secondo esattamente un minuto dopo, il tempo di scaricarlo su kindle. Perché l'ho letto? Beh, perché questo mese in collaborazione con Triskell avevo la lettura del terzo, potrei mai io non leggere i primi due!? No.



Il volume inizia con Whisper, all'interno del Canile, la sede della setta di assassini del quale fa parte. Il cliente in maniera insolita sceglie personalmente l'assassino che si occuperà dell'incarico, la cosa più strana, però, è che si tratti di un membro della famiglia reale. Whisper non riesce a comprendere il perché sia stato scelto, proprio lui, che porta su di sé i tratti della nazione nemica con quei grandi occhi viola impossibili da nascondere. Non che possa opporsi alla scelta, il Canile tiene i propri assassini legati a sé grazie a una magia proibita che impedisce a coloro che entrano nei suoi ranghi di ribellarsi. Non che Whisper abbia dove andare, il Padre lo ha arruolato quando era un bambino e lui non ricorda nulla della sua vita precedente, nemmeno il proprio nome.



Whisper, però, questa volta potrebbe uscirne. Potrebbe essere il suo ultimo incarico, quello al cui termine potrebbe chiedere la propria libertà. Non fosse che stiamo parlando di un assassino dal cuore di panna. Ogni modo, Julien, assolutamente all'oscuro di questo tentativo di assassino alla sua vita, si muove verso il castello dove dovrà prendere momentaneamente (lo sperano tutti) il posto del fratello maggiore Audric. Spettate, non fraintendetemi, Julien è più che abituato agli attentati alla sua vita e alle macchinazioni che circondano la vita di un membro della famiglia reale, quindi non immaginiamoci un principe completamente inetto. Un principe amante dei festini e dei begli uomini si, incurante di come giri il mondo e dei pericoli che si annidano nella sua vita, no.



Questo castello è quello dove, ovviamente, Whisper dovrà infiltrarsi, far si che il principe si fidi di lui o comunque avvicinarsi il più possibile per ottenere informazioni fino all'arrivo del segnale per terminare l'incarico. Facile, vai al castello, t'infiltri, non ti innamori del principe, lo ammazzi. Tutto chiaro, no? Ecco peccato che non sempre i piani funzionino. E di sicuro Julien sta cercando di darsi un contegno, meno feste più investigazioni, perché deve comprendere chi dei nobili non sia a favore di Auric e, sicuramente, capire che diamine stia succedendo in quel castello. Non essere attratto da quel nuovo soldato, decisamente non essere attratto da uno dei suoi dipendenti di cui non sa assolutamente nulla. Non può fidarsi di lui, non è vero!?



E mentre i due si avvicinano e si salvano la vita a vicenda gli intrighi del tradimento si avvolgono attorno al castello, così come il cappio dei sentimenti stringe Whisper e Julien. Il primo distrutto all'idea di uccidere la prima persona che gli abbia mai dimostrato cura, il secondo incapace di fidarsi completamene di quel ragazzo a cui non riesce a resistere. La caratterizzazione dei personaggi è accurata, non solo dei protagonisti ma di tutti coloro che compaiono nella storia, anche se solo per un cammeo (e ricordiamoci che alcuni li incontreremo di nuovo e sapremo apprezzare ancor di più la capacità dell'autrice in questo). La storia d'amore ha senso e la scrittura dell'autrice è stata perfettamente in grado di coinvolgermi facendo si che io potessi emozionarmi e soffrire con loro durante questa narrazione.



La trama non perde di smalto rispetto al romance, avvincente e piena di colpi di scena rende evidente che Lark è un'ottima tessitrice, capace di alternare azione, tenzione e momenti riflessivi che creano un ritmo narrativo impossibile da fermare una volta iniziato a leggere. Il worldbuilding non ha molto spazio, nessuno spiegone, accenni lasciati qua e là ci permettono di comprendere perfettamente l'ambientazione anche se qualche dubbio sul sistema magico, dobbiamo ammetterlo, rimane! Altro appunto è sulla risoluzione del finale,in quel frangente avrei preferito un minimo di tensione in più, un minimo di dubbio su come Julien avrebbe scelto di reagire a quanto scopre, però, sapete una cosa? Non è importante (anche perché non è proprio che la risolva in un completo tarallucci e vino, ecco)









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