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Recenqualcosa "Lo Stalliere del Principe" di Sarah Honey

Immagine del redattore: Naia SterneNaia Sterne

Editore: Triskell Edizioni

Vol 2 di 3

Pagine 226


Sarah Honey, ci riporta a Lilleforth con il secondo volume de la saga "Tales of Lilleforth". In questo volume abbiamo come protagonisti Vasily Petrov, il quarto figlio dei regnanti di Koroslova e Mamma Jone, il maestro di scuderia di Lilleforth. Una storia d'amore non solo dolce ma anche una crescita personale e di accettazione grazie a due protagonisti inesperti, all'alba della scoperta della loro sessualità.


Vasily Petrov (il cui nome è infinitamente più lungo ma votiamoci alla sintesi per una volta), ha ottenuto un anno di libertà. Un anno in cui viaggiare per il mondo, un anno dove potrà essere sé stesso lontano dal proprio titolo e da un regno dove due uomini che si amano non sono concepibili. La possibilità di essere assunto come stalliere nel regno di Lilleforth dove il re è sposato con un uomo è un'occasione unica. È proprio qui che incontra Mamma Jones, il suo capo, un uomo che ha passato la vita in solitudine, senza mai sperimentare né per un uomo nè per una donna una qualsiasi attrazione, che sia romantica o sessuale.


Ma come ci è arrivato un principe a lavorare in una scuderia? Beh, Vasily si è sempre sentito libero passando il proprio tempo nelle scuderie reali, tant'è che alla fine il maestro di stalla di Koroslova aveva smesso di cacciarlo e gli aveva permesso di restare ad imparare. Ottima scelta, perché proprio questa sua esperienza e competenza gli ha permesso di poter passare il test del principe consorte e far si che Mamma lo accettasse da subito grazie alla sua competenza e abilità nell'occuparsi e curarsi degli animali.


Il legame tra i due nasce con lentezza e naturalezza, sviluppandosi dapprima in un’amicizia solida e sincera, per poi trasformarsi in qualcosa di più profondo. Oh, noi ce ne accorgiamo subito che i due non potrebbero mai essere solo amici, ma è giusto lasciare che ci arrivino da soli. L'autrice gestisce con grande sensibilità il percorso di Vasily, che si affaccia con cautela e meraviglia alla possibilità di amare un altro uomo, e quello di Mamma, che scopre gradualmente di essere demisessuale. Questo aspetto è uno dei suoi punti di forza: la rappresentazione della demisessualità è trattata con delicatezza e autenticità.


I due si conoscono tramite le vicende quotidiane della vita, la cucina, l'accendere il fuco. Le scene domestiche e il lavoro nella scuderia sono il teatro dove Vasily e Mamma imparano a conoscersi e ad amarsi. Mamma prende Vasily sotto la propria ala, comprendendo che il ragazzo debba venire da una famiglia ricca, con delicatezza, gli insegna a prendersi cura di sé, si propone addirittura per fare pratica di flirt. Ed è qui che ci cascano gli asini, che i due iniziano a comprendere di sentirsi attratti l'uno dall'altro e la Honey è molto brava nel bilanciare dolcezza, introspezione e tensione sessuale.


Un libro con una relazione dolcissima e perfettamente verosimile, con due protagonisti che sono delle assolute green flag (va beh via, il fatto che Vasily non gli dica subito di essere un principe glielo perdoniamo in tempo zero.). Una storia d0amore a tratti fiabesca dove i personaggi secondari s'inseriscono con abilità e sono perfettamente caratterizzati, ho particolarmente apprezzato la madre di Vasily, per fare un esempio. Come ho apprezzato che in questo volume anche la gelosia venga vissuta in maniera sana, cosa che accade decisamente di rado.


Il volume perfetto per chi cerca una lettura che sia leggera ma emozionante, divertente ma profonda, Poi va beh, oramai io è evidente che ami gli M/M high fantasy e le fantasy romcom e in questo volume ho trovato entrambe le cose. Me molto happy.











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