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Recenqualcosa "Kiss and cry" di Keira Andrews

Immagine del redattore: Naia SterneNaia Sterne

Editore: Triskell Edizioni

Vol 1/4 - Love on the Ice

serie di autoconclusivi

Pagine: 288


Lo ammetto la mia recensione non ha mai avuto dubbi sull'essere sopra le 4 stelle nel momento in cui Theo ha avuto un attacco, sono di parte. L'ho scritto nelle storie stamattina, ho "trovato la mia barbie". Per chi non lo sapesse, tipo tutti, soffro di emicrania con aura, una roba simpatica che ogni tanto decide di far si che tu non veda più da un occhio e, nel mio caso, ti paralizzi per metà corpo. Appena, e dico APPENA è comparso il primo sintomo di Theo il mio cuore ha perso un battito, la descrizione… La mia mente ha subito pensato "Oh Dei, sta vendo un attacco, non è possibile..." E LUI LO STAVA AVENDO. Theo stava avendo un attacco di emicrania con aura e io sono esploda di gioia. Nel senso, si è un personaggio immaginario e mi dispiace comunque moltissimo che lui debba avere a che fare con questa cosa ma... Non ho mai visto in un film, letto in un libro, sentito che so, in una canzone, qualcuno che avesse l'emicrania con aura.

E ho pianto, come le bambine quando gli viene regalata la barbie che le rappresenta.

Piangevo e mi sentivo un'idi0t4.

Un'idi0t4 felice e compresa, però.


Adesso l'aura era sparita, perciò il dolore sarebbe "Giuro che non ho mangiato ci9occolata. E non ho bevuto

arrivato da un momento all'altro e sarebbe vino rosso. A volte gli agrumi possono scatenare un attacco,

cresciuto fino a che avessi avuto la sensazione ma questa settimana non ne ho mangiati."

di avere il cranio intrappolato nel cemento. Henry aggrottò la fronte.

"Non è colpa tua se soffri di emicrania"


Tornando a quello che dobbiamo fare qua però, una recenqualcosa, dimentichiamo Naia in lacrime e concentriamoci su questa coppia.


Per chi ha seguito anche solo vagamente il pattinaggio di figura maschile, immaginate Theo come Evgeni Plushenko, in lui ho rivisto la stessa capacità di coinvolgere pubblico e giudici. Lo Zar aveva la capacità di far esplodere il pubblico, ve lo ricordate vero sulle note di sex bomb? La confidenza sul ghiaccio, il talento naturale con un innegabile capacità nei salti: Theo. Keira, ammettiamolo, è ispirato allo Zar, non è vero? Quel movimento di bacino che viene tirato fuori anche nelle esibizioni di Theo… Al Grand Prix canadese, fra l'altro. Coincidenze? Io non credo.


Quindi, abbiamo Theo che pare non aver nemmeno bisogno di allenarsi per saltare sul ghiaccio legando salti quadrupli e tripli come se fosse una passeggiata in spiaggia. Theo che si è creato la nomea del nullafacente e del festaiolo perché non appena trasferitosi lontano dalla madre ha voluto accogliere il sapore della libertà e di una vita normale. Theo che sembra così sicuro di sé e che in verità nasconde insicurezze e cerca di sopravvivere al dolore della malattia del suo allenatore. Proprio questa lo costringe a trasferirsi, a cambiare centro di allenamento e dove lo manda il suo allenatore? Già.


Henry odia Theo. Henry il ligio per eccellenza. Quello che se non viene fermato dalla sua allenatrice è capace di allenarsi fino a provocarsi un infortunio, quello che non si ritiene soddisfatto finché non raggiunge la perfezione. I due sono rivali da quando competono negli juniores e Henry non sopporta la pigrizia e la negligenza di Theo. Non sopporta il suo essere costantemente sorridente e pieno di energie. Non può proprio vederlo, compatirlo… lo detesta. Quando i suoi allenatori lo convocano per dirgli che Theo verrà ad allenarsi con loro Henry non vuole crederci. È troppo gentile per impedirlo, però, specialmente quando scopre delle condizioni dell'allenatore di Theo. Ah, la gentilezza canadese. Inoltre, allenarsi insieme può avere dei vantaggi: la competizione negli allenamenti può rivelarsi un tocca sana visto che si allenano per niente di meno che le Olimpiadi.


Manon e Bill avevano ragione. Quello era lo sprone finale che mi serviva.

Odiavo Theodore Sullivan, e avrei usato quell'odio come carburante

per raggiungere il gradino più alto del podio.


Gli inizi fra i due non possono che essere prevedibili, Henry non è propriamente portato a nascondere quello che prova, nemmeno se viene definito un pezzo di ghiaccio, completamente inespressivo come fosse incapace di sorridere o anche solo di provare emozioni: un robot. Invece Henry di emozioni ne prova, le prova anche fin troppo a lungo, incapace di liberarsene, specialmente se si tratta di emozioni negative. Henry brucia ancora di vergogna per un incontro avvenuto negli spogliatoi con Thea praticamente dieci anni prima, quando, trovandoselo nudo sotto la doccia aveva avuto un erezione e Theo aveva riso. Non c'era altra spiegazione, Theo rideva di lui. Come non riesce a scrollarsi di dosso la sua prima esperienza sessu4le, che condiziona ancora oggi ogni sua decisione in merito. Perché se è vero che entrambi sono gay e dichiarati, di Theo lo sa chiunque, stampa compresa. Henry lo ha detto a coloro che gli sono vicini e sebbene tutti lo sappiano, nessuno ne parla.


Theo non è nemmeno sicuro che Henry sia realmente gay a questo punto. Sta di fatto che la vicinanza forzata fra i due non si limita al ghiaccio. Risiedono nello stesso condominio e quando Henry capisce che Theo è in difficoltà per arrivare in orario agli allenamenti perché non ha la patente non ci pensa due volte ad accompagnarlo: andata e ritorno. I due si avvicinano e Theo ha come scopo il riuscire a vederlo sorridere, non perché gli piaccia, che idea è mai questa? Giusto per avere qualcosa da fare, in Canada si annoia in fondo, non conosce nessuno e non è che trovi Henry attraente o affascinante o... Oh ma che dico, assolutamente no. Nemmeno Henry si perde a guardare il sedere fi Theo avvolto nei pantaloni nero di allenamento o la gentilezza che dimostra verso i giovani pattinatori. Decisamente no.


Mi fremettero le palle e mi riscossi da quei pensieri stupidi. C'era Theo con me, adesso. Mi erano piaciute le cose che avevamo

Avevo proprio bisogno di scopare, se immaginavo di leccare fatto insieme. Ma quella non era una parola abbastanza potente.

proprio Henry tra tutti. Non era divertente, e a me piaceva Era più che semplice "piacere". Diletto. Gratificazione.

scopare con gente divertente. E poi non erano affari miei cosa Euforia. Connessione. Fiducia.

facesse o non facesse a letto, né con chi.


Il loro avvicinamento non è idilliaco, non è privo di incomprensioni, parole capaci di ferire e silenzi. Nessuno dei due vuole cedere a quella calamita che sembra trascinarli l'uno nelle braccia dell'altro. Eppure, quando uno ha bisogno l'altro c'è sempre. Quando l'aura piega Theo nel dolore è Henry a seguirlo, raccoglierlo e portarlo a casa sua, al buio, senza alcun rumore. Quando Theo crolla a Torino è Henry a seguirlo nella pioggia. E Theo non si è mai sentito così al sicuro o amato o, ancor peggio, compreso. Così come Henry non ha mai visto i suoi silenzi venir compresi meglio. E quei silenzi hanno un motivo del passato, ovviamente e Theo lo fa sentire al sicuro, gli fa venir voglia di abbassare le barriere. Le Olimpiadi però sono ancora lì e se Theo è l'unico che possa battere Henry, Henry è l'unico che possa battere Theo. Qualsiasi cosa stia accadendo fra loro finirà quando partiranno per le Olimpiadi, ma vogliono davvero mettere un punto a tutto? E quando Henry si sentirà tradito nella fiducia, riusciranno a risaldare le crepe?








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